La filatura consiste nell'avvolgimento di filo d'argento di calibro appropriato attorno ad un'anima in budello, per gli strumenti ad arco, o in seta per le chitarre romantiche.
Nel corso della filatura l'anima è tenuta in trazione da un peso che riproduce approssimativamente la tensione della corda sullo strumento, come risulta dalle illustrazioni d'epoca, e ciò per far sì che le spire d'argento non si aprano per la dilatazione del budello in fase di accordatura.
Per quel che riguarda l'anima in budello si può usare una corda ritorta semplice o ancor meglio un Cordoncino di Roma, come quello che si è osservato essere impiegato in una corda filata consigliata da Stradivari per una sua viola.
Per l'anima in seta si impiega materiale di prima scelta per caratteristiche di morbidezza e di resistenza, e la qualità sonora ottenuta, oltre a riprodurre quella originale, risulta migliore di quella delle corde di altri produttori, che utilizzano il nylon pur proponendo i propri prodotti come "storici" (per controllare se si tratta di nylon basta bruciarlo e si ottiene la classica "pallina" nerastra, mentre la seta si carbonizza producendo un odore di capello bruciato).