Bor Zuljan uses Cordedrago gut strings. See in menu:

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his latest magnificent CD "The Orpheus lute", dedicated to improvisation

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Torcitura di quattro corde costituite da coppie di budelli di agnello

 

Esistono vari sistemi di torcitura, che consentono di ottenere corde di budello con caratteristiche diverse.

Quello più semplice consiste nel fissare un fascio di budelli da un capo ad un piolo del telaio e dall'altro ad un gancio, che tramite un motore o una manovella si farà ruotare fino a che si raggiunge il grado di torcitura desiderato: una corda poco ritorta è più resistente e adatta a fare cantini, una molto ritorta è più fragile ma più sonora perché più morbida, dunque adatta a corde di budello basse, che essendo grosse e dunque tendenzialmente più rigide tendono a divenire afone.

Alla categoria delle corde ritorte in maniera semplice appartengono i Cantini di Napoli, per i quali, alla semplicità della torcitura, si contrappone la complessità della fase di asciugatura e "ribattitura", grazie alle quali si ottiene una corda di alta qualità sonora e resistenza alla trazione per i registri acuti e medi.

Per le corde basse è tuttavia preferibile, secondo quanto consigliano le fonti storiche, la stessa tecnica con cui si realizzavano le funi in canapa, che consisteva nel torcere in un senso due o più budelli accoppiati, e successivamente nel commettere insieme vari capi così ottenuti nel senso opposto, per ottenere una fune auto-serrante, che non si disfaceva una volta tagliata; le corde in budello ottenute con tale procedimento corrispondono ai nostri Cordoncini di Roma, perché prodotte a Roma con tale nome.

Un altro tipo di torcitura riservato solo ai bassi più grossi era quello dei "cordoni": è stato solo grazie all'amico Adrien Alix, che mi ha suggerito di consultare una fonte storica a me ignota, che ho riscoperto la tecnica antica usata per la torcitura di tali corde.
Sono nati così i Cordoni di Roma, una tipologia di corda assolutamente "storica" e di ottima resa acustica.
Come in tutte le botteghe artigiane che si rispetti poi, il Maestro non deve solo seguire la tradizione ma, se possibile, deve trovare dei trucchi per migliorare ulteriormente la qualità dei suoi prodotti: nascono così i Cordoni Cordedrago, realizzati con una torcitura molto complessa, che garantisce il massimo della morbidezza della corda, e di conseguenza della ricchezza, potenza e prontezza di suono.

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