Cordedrago realizza varie tipologie di corde, basandosi sulla documentazione storica, sulla letteratura scientifica sull'argomento, sull'iconografia musicale, sugli esemplari superstiti conservati presso musei e collezioni pubbliche e private, ma soprattutto sulla sperimentazione diretta.
E' proprio dal confronto tra teoria e pratica di bottega che sono emerse contraddizioni tra quanto affermato da alcuni studiosi e la realtà effettiva, come nel caso della confusione tra Catlines di Bologna (usualmente definite Venice catlines dal luogo di commercializzazione) e Cordoncini di Roma, come si dirà nelle singole voci.
La messa a punto dei vari modelli è stata inoltre resa possibile grazie alla collaborazione di musicisti professionisti che hanno contribuito con le loro critiche ad eliminare i difetti e ad ottenere la migliore resa sui vari strumenti.
Per questo motivo è essenziale mantenere un rapporto diretto col musicista, per offrire un servizio su misura, per così dire "sartoriale".
Si è scelto infine di connotare le varie tipologie di corde in budello con l'indicazione della città di produzione tradizionale, perché così si faceva anche in antico.